Format
Scientific article
Publication Date
Original Language

Inglese

Country
Canada
Keywords
alcohol consumption
second-hand harm
undergraduate students

Esiste un legame tra la personalità e l'esposizione ai danni di seconda mano derivanti dal consumo di alcol?

I "danni di seconda mano" derivanti dall'uso di alcol possono includere incidenti e/o violenze, sonno interrotto, distruzione di proprietà, problemi relazionali e/o finanziari.

Mentre ricerche precedenti hanno scoperto che fino al 70% degli studenti universitari ha subito danni a causa del consumo di alcol da parte dei loro compagni di studio, un nuovo studio pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research esamina la misura in cui la personalità può prevedere l'esposizione ai danni di seconda mano.

In particolare, l'indagine valuta l'impulsività, la ricerca di sensazioni, la disperazione e/o la sensibilità all'ansia, tutti tratti della personalità associati a un maggiore rischio di sviluppare un disturbo da uso di alcol.

Ha scoperto che la prevalenza di danni di seconda mano da alcol era alta tra il campione di studenti universitari canadesi.

Inoltre, lo studio suggerisce che tali danni possono essere suddivisi in "tensioni" (ad es. interruzione del sonno), "minacce" (ad es. molestie) e "danni interpersonali" (ad es. discussioni e difficoltà relazionali).

Il 68% ha riferito di aver sperimentato "tensioni", mentre il 44% ha dichiarato di aver subito "minacce", rispetto al 64% di "danni interpersonali". Nel frattempo, il 35% ha suggerito di aver sperimentato esempi di ciascuno di essi nell'ultimo trimestre.

I sentimenti di disperazione erano maggiormente associati al cadere vittima di "minacce" e "danni interpersonali".

La sensibilità all'ansia era direttamente collegata all'esperienza di "tensioni", "minacce" e "danni interpersonali", mentre la ricerca di sensazioni e l'impulsività erano allo stesso modo, ma indirettamente, collegate a tutte e tre le categorie attraverso le abitudini di consumo problematiche degli studenti.

Gli autori dello studio suggeriscono che i loro risultati rivelano che gli interventi mirati alla personalità potrebbero essere un modo efficace per ridurre i tassi di danni di seconda mano derivanti dal consumo di alcol tra gli studenti universitari.

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Credit: Jirka Matousek